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I metodi di lavorazione

Una parte fondamentale della scelta e della filosofia Reico per produrre cibo appropriato alla specie di alta qualità è preservare i nutrienti, non solo con l’attenzione rivolta al terreno, ecc. ma anche nelle fasi di produzione del prodotto, sia esso crocchetta o cibo umido.

I metodi industriali più diffusi infatti sono mediamente piuttosto “aggressivi” in termini di alte temperature, tempi iper-compressi, pre-lavorazioni ecc. e impoveriscono il prodotto finito di molti nutrienti.

In Reico, invece, sempre nei vincoli imposti dalla normativa vigente, sono scelti processi in grado di preservare al meglio tutte le sostanze vitali che i nostri animali dovrebbero assumere tramite l’alimentazione.

Nel dettaglio per cibo umido e secco di seguito vi raccontiamo brevemente come opera l’azienda.

 

 

 

Cibo umido

Le linee di cibo umido Reico sia per cani che per gatti si presentano in due tipi di confezione: scatoletta o salsicciotto

Entrambi vengono riempiti a freddo con la miscela di ingredienti freschi precendentemente creata a seconda della varianti di prodotto e quindi sigillati. Scatolette e salsicciotti passano poi attraverso una lavorazione che tecnicamente si può chiamare “appertizzazione” e che comunemente conosciamo come il metodo per fare le conserve della nonna. Si tratta in pratica di immergere le confezioni in autoclave con acqua che viene lentamente riscaldata fino a raggiungere all’interno del prodotto i valori di temperature previsti dalla legge, lasciare quindi per il tempo previsto dalla normativa e tornare alle temperature ambiente con gradualità in un raffreddamento naturale. Ciò fa sì che non ci siano salti improvvisi e rilevanti di temperatura e consente di preservare meglio i nutrienti fondamentali come vitamine, sali minerali, ecc.

Cibo secco

Tutte le linee di crocchette Reico sono lavorate a freddo, nello specifico a temperature inferiori ai 42° C, un valore entro il quale gli essere viventi mantengono le funzioni vitali.

Partendo dalla miscela di ingredienti, ci sono due metodi di produzione: pressatura a freddo e modellatura a freddo.

Nelle crocchette pressate a freddo l’impasto a temperatura ambiente viene appunto pressato in un macchinario perchè esca nella forma della trafila che distingue poi le varie linee. Per fare in modo che il processo non superi i 42°C, il macchinario e l’impasto non vengono riscaldati (anche se ciò comporta tempi di lavorazione più lunghi) e tutto il processo avviene sotto cappe frigorifere che garantiscono di non riscaldare la lavorazione a causa degli attriti. 

La crocchetta viene quindi posta in un essicatore ad aria a correnti parassite fino al raggiungimento dell’umidità del prodotto finito.

Il processo di modellatura cambia il modo di formare le crocchette ma mantiene la partenza dalla miscela a temperatura ambiente e introduce dei getti di aria ad alta pressione anch’essa a temperatura ambiente. E’ questa che garantisce che il processo resti entro i 42°C (anzi anche al di sotto a seconda della stagione) e che fa in modo che gli ingredienti subiscano un processo di idrolizzazione che rende il cibo ancora più digeribile e adatto ai soggetti più delicati.
La crocchetta formata viene quindi anche in questo caso essiccata in un essicatore ad aria a correnti parassite fino al raggiungimento dell’umidità del prodotto finito.

Crocchette pressate a freddo e crocchette modellate a freddo sono facilmente riconoscibili dall’aspetto: compatto e uniforme quelle pressate, più poroso quelle modellate.